Nel primo pomeriggio del Venerdì Santo, dopo le ore 15.00, si ripete nel
riserbo dell'Oratorio del Santo Monte e alla presenza dei soli Confratelli, la
pia pratica del "Su Scravamentu": gli "Obrieri del Descenso" schiodano
il bel crocifisso seicentesco dalla croce (è snodabile) e lo depongono in
"Sa lattera", la lettiga.
A tarda sera si svolge la processione del Descenso, la più attesa ed antica tra le processioni della Settimana Santa Iglesiente (una vera e propria sacra rappresentazione del funerale di
Gesù).
All'inizio della processione, come sempre, vi sono i
"Matracconis", poi il tamburo e la Croce dell'Arciconfraternita, i piccoli
"Babbalottis", l'Associazione del Santissimo Sacramento e la Banda
Musicale G.Verdi di Iglesias.
Comincia poi la parte "storica" della
processione: due grandi stendardi dipinti che raccontano i
momenti salienti della passione di Gesù,
"Is Vexillas" precedono "San Giovanni e la Maddalena",
due maschietti vestiti con abiti orientaleggianti guarniti di monili d'oro;
seguono "Is Varonis", i nobili, "Giuseppe di Arimatea e
Nicodemo" che portano tra le mani il martello e le pinze serviti per deporre Gesù
morto dalla Croce, con due "inservienti" che reggono le scale della deposizione. Anche la
foggia del loro vestire è orientaleggiante e, sia le folte barbe che il loro
incedere impettito, conferiscono ad essi un aspetto grave, serio e signorile.
Segue l'artistico e venerato simulacro del Gesù Morto, tra luci e
lampioni, ricoperto da un velo di tulle e sotto un baldacchino bianco segno di
regalità; il vero funerale di Gesù fu sicuramente povero e veloce, esso viene
rivisto con occhi spagnoleggianti, barocchi, con pompa e ricchezza di
orpelli ma anche con la fede, la devozione e il compianto per il figlio
dell'Uomo che muore per noi.
Seguono i Germani del santo Monte con l'Addolorata che in questa sera stringe al petto la corona di spine; poi in ultimo, una grande Croce nera, portata a spalle da penitenti senza abito o segno particolare.
Seguono i Germani del santo Monte con l'Addolorata che in questa sera stringe al petto la corona di spine; poi in ultimo, una grande Croce nera, portata a spalle da penitenti senza abito o segno particolare.
"Is Vexillas"
"San Giovanni e la Maddalena"
"Giuseppe di Arimatea" e i due "inservienti"
Cristo Morto e l'Addolorata
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal sito Sardegna Cultura.